Cenacolo Vinciano: visita guidata per singoli

Visite guidate per singoli: il Cenacolo Vinciano, il capolavoro di Leonardo da Vinci


Info Prenotazione

Partenza fissa di VG giornaliere:
In italiano alle ore 10.00 e 16.00
In inglese alle ore 9.30 e 15.30

La prenotazione deve essere richiesta con almeno 1 giorno lavorativo di anticipo.

La tutela del capolavoro leonardesco richiede condizioni ambientali ottimali, ottenute attraverso il trattamento dell’aria, nonché particolari procedure per l’accesso dei visitatori, ammessi in gruppi di 25

Prima di effettuare l'ordine leggi le Informazioni sull'ordine.

IMPORTANTE:Dopo aver completato con successo una prenotazione, riceverete due e- mail: la copia del vostro ordine (immediatamente dopo averlo fatto) e la mail di conferma (un giorno lavorativo dopo). Per poter ricevere queste due mail, vi preghiamo di accertarvi di inserire correttamente il vostro indirizzo di posta elettronica e controllare che i filtri anti-spam o antivirus non blocchino le mail dal nostro indirizzo [email protected] . Attenzione speciale da parte degli utenti di AOL.


ATTENZIONE: se l'orario richiesto è esaurito, il museo confermerà automaticamente l'orario disponibile più vicino a quello richiesto, nella stessa data. I biglietti saranno confermati secondo disponibilità del Museo.

Politica di cancellazione:
Per cancellazioni ricevute una volta assegnato il codice di conferma, fino a 25 giorni prima della visita, possiamo rimborsare il costo di biglietti non utilizzati meno il costo del servizio (prevendita e prenotazione online). Cancellazioni successive e no show non sono rimborsabili. 

Per tutti i tipi di biglietto è obbligatoria la prenotazione.

Cenacolo Vinciano

Nel refettorio della chiesa quattrocentesca di S. Maria delle Grazie si trova uno dei massimi capolavori di tutta la storia dell'arte: l' Ultima cena, dipinta da Leonardo da Vinci. La magnifica chiesa rinascimentale e l'anesso refettorio sono dovuti a Ludovico il Moro.

Il duca Ludovico il Moro scelse come mausoleo proprio e della famiglia la chiesa domenicana di S. Maria delle Grazie, fondata nel 1463. Nel 1492, si comincia la costruzione della nuova e gigantesca tribuna, sormontata dalla cupola decorata a graffiti, su progetto di Bramante, a cui spetterebbero anche il portale marmoreo, la sagrestia vecchia e il chiostro piccolo, detto "delle rane". L'interno dell'edificio è affrescato da maestri del rinascimento lombardo, tra cui Butinone, Zenale e Gaudenzio Ferrari.

Intanto, dal 1494 anche Leonardo da Vinci viene chiamato a lavorare nella chiesa per affrescare la parete nord del refettorio, terminata nel 1498, un anno prima che la calata dei francesi ponesse fine ai grandiosi progetti di sepoltura del Moro. Il dipinto affronta un tema caro al Quattrocento fiorentino, la rappresentazione del dramma eucaristico nel momento dell'annuncio del tradimento di Giuda: Leonardo riuscì a interpretarlo in maniera moderna dando enfasi alle reazioni emotive dei personaggi, rappresentando quando gli apostoli, guardandosi l'uno con l'altro, si interrogano sgomenti e Pietro dice a Giovanni, alla destra del Cristo, di domandargli a chi si riferisce.

La scena, ambientata in una sala con soffitto a cassettoni, ornata da finti arazzi alle pareti, aperta sul fondo da tre finestre, e illuminata principalmente da sinistra, con una luce che doveva coincidere con l'illuminazione reale, permette a Leonardo di riprodurre molti dei fenomeni osservati in natura, come quello della propagazione delle onde in cerchi quando l'acqua viene percossa da un sasso, paragonata all'effetto delle parole di Cristo sugli apostoli, o l'espressione, anche a seconda dell'età, dei moti dell'animo. Il risultato colpisce ancora con grandissima forza emotiva. Le tre lunette che sovrastano l'Ultima Cena, progettate da Leonardo, ma eseguite probabilmente da aiuti, raffigurano gli stemmi sforzeschi entro turgide ghirlande, che riprendono in pittura quelle che nella realtà ornavano facciate di chiese e palazzi.

L'opera versava fino a poco tempo fa in cattive condizioni, in parte dovute alla tecnica sperimentale adottata dall'artista che si è rivelata meno resistente dell'affresco: il capolavoro è infatti una tecnica mista a olio su due strati di intonaco, e le sue condizioni non migliorano sotto le continue ridipinture e consolidamenti fatti nel corso dei secoli successivi.

Ciononostante il Cenacolo, insieme alla Crocifissione affrescata dal Montorfano sulla parete di fronte, resiste perfino ai bombardamenti della seconda guerra, quando crolla tutto il resto del refettorio. Il Cenacolo di Santa Maria delle Grazie a Milano riapre al pubblico dopo vent'anni di restauro, che ha permesso di recuperare brani originali della pittura di Leonardo di qualità così alta che, pur nella frammentarietà dell' insieme, è finalmente possibile coglierne la reale bellezza.

Dettaglio Prezzi

Orari

Prenota Subito - € 0,00
Scegli una data:


Totale Parziale
0
Totale
0

Share this Service