Una Galleria che conserva tutta la suggestione di una dimora patrizia romana dell'età barocca.
Info Prenotazione
Autentico gioiello del barocco romano, la Galleria Colonna fu commissionata a metà del 1600 dal Cardinale Girolamo I Colonna e dal nipote Lorenzo Onofrio Colonna. Fu inaugurata dal figlio di Lorenzo Onofrio, Filippo II, nell’anno 1700. Il progetto originario è dell’Architetto Antonio del Grande; è stato quindi integrato, negli ultimi decenni del 1600, da Gian Lorenzo Bernini, Paolo Schor e Carlo Fontana.
Indirizzo:Via della Pilotta, 17, 00187 Roma RM
Ingresso:Ogni sabato mattina dalle 9 alle 13:15 (ultimo ingresso)
Politica di cancellazione
Una volta confermata la visita, non è possibile cancellarla nè modificarla.
Galleria Colonna
Autentico gioiello del barocco romano, la Galleria Colonna fu commissionata a metà del 1600 dal Cardinale Girolamo I Colonna e dal nipote Lorenzo Onofrio Colonna. Fu inaugurata dal figlio di Lorenzo Onofrio, Filippo II, nell’anno 1700. Il progetto originario è dell’Architetto Antonio del Grande; è stato quindi integrato, negli ultimi decenni del 1600, da Gian Lorenzo Bernini, Paolo Schor e Carlo Fontana.
Fin dal primo momento, la Galleria è stata ideata come grande sala di rappresentanza che dovesse celebrare degnamente la vittoria della flotta cristiana sui turchi alla battaglia di Lepanto del 1571. Il comandante della flotta pontificia, Marcantonio II Colonna, viene raffigurato in vari momenti su tutta la volta della Sala Grande della Galleria e nella Sala della Colonna Bellica.
La Galleria conserva tutta la suggestione di una dimora patrizia romana dell'età barocca; oltre alla splendida volta della galleria, affrescata da Giovanni Coli e Filippo Gherardi, diversi ambienti sono decorati da Giuseppe Bartolomeo Chiari, Benedetto Luti, Pompeo Batoni. Il museo ospita dipinti di artisti quali Agnolo Bronzino, Annibale Carracci, Cosmè Tura, Francesco Albani, Pietro da Cortona, Guercino, Tintoretto e Paolo Veronese.
Appartamento Principessa Isabelle,
In questi appartamenti è possibile ritrovare la stessa atmosfera raccolta, la stessa cura nei dettagli e l’ attenzione a non spostare le foto di famiglia, accanto alla celebre collezione che raccoglie ben trentasette vedute di Vanvitelli.
E non è l’ unico primato di questi ambienti, che si trovano nel piano terreno del palazzo sorto sulle fondamenta dell’ antico Tempio di Serapide. Una delle poche tracce del santuario romano è un coccodrillo in porfido, che accoglie il visitatore all’ inizio di quella sequenza di saloni dove si sono alternati celebri artisti come il Pinturicchio, il Pomarancio e il Cavalier Tempesta.
Il pavimento dell’ appartamento è solo in parte quello antico "alla veneziana", visibile nella Sala della Fontana; in tutti gli altri saloni, infatti, la Principessa ha sostituito il rivestimento tradizionale con il lucente marmo orientale, ispirata forse dalle sue origini libanesi.